Caso Baumann, respinta l’offerta per il risarcimento: «È irricevibile»

Una prima offerta per il risarcimento dei danni materiali, in particolare delle automobili rovinate dalla ruggine, è arrivata per mezzo degli avvocati della Baumann. Una proposta giudicata «irricevibile» da parte di alcuni residenti di via Gian Battista Rodella, «un contentino», che può però rappresentare un primo tentativo di conciliazione.
La notizia apparsa ieri sul Giornale di Brescia, con i video pubblicati sul nostro sito e su Teletutto ha fatto, manco a dirlo, «rumore» e scosso un po’ le istituzioni, Comune di Brescia e Provincia in testa.
Denuncia
I residenti del villaggio Prealpino, per l’ennesima volta, hanno dovuto alzare i toni e convocare la stampa per farsi ascoltare, per rendere pubblico un disagio che non trova soluzione nonostante l’interessamento degli enti preposti. Un anno fa erano state le polveri di ferro a preoccupare e far arrabbiare le famiglie che vivono in via Rodella, distanti in linea d’aria qualche centinaio di metri dalla Baumann, ditta insediatasi nel quartiere nel 2016, adesso sono i rumori «logoranti - dicono i residenti - che portano allo sfinimento intaccando il sistema nervoso».
C’è da dire che chi ha risposto sempre alle preoccupazioni degli abitanti del quartiere è l’assessora all’Ambiente Camilla Bianchi che da più di un anno sta seguendo passo dopo passo la vicenda, mettendo insieme i vari enti per trovare una soluzione. «Non ci siamo mai fermati - assicura Bianchi - e continuiamo con il lavoro iniziato un anno fa in collaborazione con il comitato di cittadini e con il Consiglio di Quartiere». In questi giorni si stanno effettuando sopralluoghi per l’installazione di una centralina mobile di Arpa per il rilevamento delle polveri di ferro. «Sono in corso alcune verifiche tecniche - spiega l’assessora - e su suggerimento dei cittadini sono state individuate due zone dove posizionarla. Le verifiche sono necessarie per capire come allacciare alla corrente elettrica la centralina». La soluzione a questo problema dovrebbe arrivare lunedì da Unareti. La centralina sarà poi collocata per due settimane d’estate e per due settimane in inverno.
Notti insonni
Altro tema è quello del rumore: «Abbiamo chiesto alla Provincia di Brescia - continua Bianchi - di inserire nell’Aua (autorizzazione unica ambientale, ndr) la chiusura dei portoni dell’azienda durante l’attività lavorativa, sia per le emissioni diffuse, sia per il rumore». La prossima settimana ci sarà il tavolo tecnico con i diversi enti preposti inizialmente convocato dal Comune per fine mese. Al tavolo partecipano l’azienda, la Provincia, Arpa e Ats. In quell’occasione Ats dovrebbe consegnare l’indagine epidemiologica sulla popolazione del Prealpino chiesta dal Comune.
Secondo indiscrezioni, dall’indagine svolta nei mesi scorsi non sarebbero emerse difformità nei diversi campioni e neanche nei diversi contesti. L’analisi ha comportato un confronto tra la situazione epidemiologica pre e post insediamento Baumann. E sarebbe tutto nella norma.
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